Aver vissuto in un ambiente monacale, secondo alcuni esperti di moda, ha influenzato molto il suo stile, spesso austero e con il nero e il bianco predominanti.
Gabrielle lascia l’orfanotrofio e va in una scuola di apprendimento delle arti domestiche di Notre Dame. A 18 anni inizia a lavorare nel negozio di biancheria e maglieria Maison Grampaure di Moulin, dove mette in pratica l’arte del cucito appreso dalle suore. A Parigi, però, inizia anche a lavorare come prostituta, oltre che come cantante in un caffè concerto: da qui forse deriva il suo nome d’arte Coco, dalla canzone Qui qu’a vu Coco? che lei cantava.